Con Marcella está entrando para a história. Romana Maggiora Vergano, que interpreta a figlia de Paola Cortellesi no belíssimo (e amatíssimo) C'e ancora domani, foi premiada hoje pelo Tff como a mais nova revelação do Prêmio Virna Lisi, que foi entregue a Greta Scarano. Assolutamente condivisibile la motivazione della giuria: "Con una performance di grande maturità artistica e freschezza espressiva che anticipano una brillante carriera futura".

Come si sente dopo la fortuna (e la bravura) nell'aver interpretado un ruolo cruciale in un film che ha riscosso tanto successo?
"Sono in un frullatore, fisico ed emotivo. È un momento di grande cambiamento in cui mi sento arricchita anche dalle tante risposte che mi arrivano dalle persone".

Marcella come sta cambiando la sua vita?
"Il film lo abbiamo girato l'anno passato, da due mesi ci sono nuovamente dentro. Estou entusiasmado com tudo o que está acontecendo, mesmo que eu tenha um pouco de medo de colocar o filme em uma bolha e destruir meu cotidiano".

Como está sendo ser dirigido por Cortellesi?
"É uma guia atenta e preparada, que dedica muito tempo e atenção. Paola está se sentindo segura. Con lei accanto non ho avuto paura di sbagliare".
Recentemente, rodou com Francesca Comencini um filme sobre o padre Luigi.

Due registe che hanno qualcosa in comune?
"Aparentemente, podemos parecer distantes, mas todos são instanciais e muito preparados. Além de ter uma grande emotividade e uma espécie de istinto animal que o guia. E dão muito espaço para os atores. Paola, porque é uma atriz em sua época. Francesca, porque sempre viu o cinema dentro de casa.
Amano gli attori".
C'è ancora domani si porta dietro qualcosa de La vita è bella di Benigni, de Il postino di Troisi è stata chiamata dall'estero? "È accaduto prima che uscisse in sala. A marzo uscirà in America un film sulla vita di Suor Francesca Cabrini, la prima religiosa italiana naturalizzata americana che aiutò i nostri migranti, io interpreta una prostituta che lei aiuta a "redimersi". E, depois, fiz uma série sobre gladiadores na Cinecittà. Sono esperienze fantastiche che spero si ripetano.
Gli americani, anche per quanto riguarda il cinema, ci ammirano molto. Ma non ci vivrei, amo troppo Roma e l'Italia".

Al festival di Roma non è potuta intervenire per impegni di lavoro, ma è qui a Torino. Cosa pensa del Tff?
"Tutto il bene possibile.
Purtroppo, a causa del lavoro, non riuscirò a godermelo da spettatrice come amo fare. Di solito sia a Roma sia a Venezia, mi piace andare a vedere più pellicole possibile. Então, em Torino, há muitos artistas interessantes e independentes. Ci tornerò sicuramente".

Che effetto le fa ricevere questo premio intitolato a Virna Lisi?
"Mi rende molto felice e fiera. Virna Lisi tinha uma grazia e uma elegância sem tempo, desarmônica. È stata sempre poliedrica e si è distinta, nella sua lunga carriera, per la multiformità dei ruoli, da protagonista e non, al cinema, a teatro, senza mai perdere la sua forza iconica. Spero che questo premio in suo onore mi porti fortuna".

Intanto iconico è ormai il film di Cortellesi. Mais ainda, é um manifesto que incide sobre os protestos das mulheres e sobre as mulheres. Como vive esse paralelismo?
"È uma sensação muito forte. La tristezza e il dolore che abbiamo provato in questi anni, che ho provato, erano in qualche modo lontani da me.
C'è una rabbia nuova, una voglia di far rumore che ci ha fatto sentire tutti più vicini a questi eventi tragici. Pela primeira vez, me senti investido em um papel que me foi atribuído. Fomos surpreendidos. Até mesmo os meninos, que eu vi na praça e entrarem em discussão, mesmo que não diretamente envolvidos em atos violentos. Li ho visti prendersi delle responsabilità rispetto a questa società maschilista che dobbiamo debellare e bisogna farlo trovando un modo diverso da quelli usati finora. Perché evidentemente non funzionano".

Lei è scesa in piazza?
"Ero al Circo Massimo".

E
ha trovato dei riferimenti al film tra le manifestanti?
"Tanti. È stato incredibile.
Foto, frasi, la colonna sonora di Silvestri Mi sono sentita tanto orgogliosa".

dal Corriere della Sera - edizione Torino

Deixe uma resposta

Seu endereço de e-mail não será publicado. Os campos obrigatórios estão marcados com *